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19.03.2020

Arte e creatività ai tempi del Coronavirus

Il team del nostro progetto ZeitRoom ha dato vita ad una nuova rubrica sui propri canali social: ZEIT IN THE ROOM

Sull’onda dell’istinto e del senso di unione e condivisione, anche ZeitRoom vuole fare qualcosa. In questo particolare momento storico così complesso, con molto tempo da passare a casa e nelle nostre stanze, vogliamo contribuire alla diffusione e alla promozione delle tante azioni di solidarietà digitale che stanno prendendo vita.

Nasce così la rubrica “Zeit in the Room”: ogni giorno vi proporremo una persona o un’ente del nostro territorio che promuove arte e/o didattica creativa sui canali digitali.

Questo periodo tanto difficile diventerà Storia e quando racconteremo lo racconteremo ai nostri posteri non dovremmo dimenticarci di tutta la creatività, la positività e la solidarietà che è scaturita nella difficoltà. ZeitRoom si impegna a fare questo: raccontare quello che sta succedendo oggi, promuovendo e conservando nel proprio museo virtuale l’arte e la didattica creativa che le persone stanno dando vita dalle proprie case.

Il primo contributo alla rubrica lo ha dato Lionello Bertoldi,

Presidente emerito dell’ANPI ed ex senatore, ci ha donato questa bellissima lettera motivante:

"Occorre fiducia, ma non troppa, in sé stessi.
Fate conto che mi sia affacciato al mio balcone e abbia cercato di vedere e parlare con qualcuno.

Il gesto di solidarietà deve essere tanto leggero, per generare speranza.

Allora sbocciano ricordi, letture che fanno più ricco e più pronto il tuo parlare di ogni giorno. Ho ripetuto i versi di Tenco una prima volta, erano i primi anni ‘70.
Occasione tragica e difficile per migliaia di lavoratori delle Acciaierie. Reclamavano il loto posto di lavoro e un poco di pane in più.
Al prete operaio che lavorava con loro, era stato proibito l'uso della piccola cappella interna alla fabbrica. Io dovevo esserci. Li avevo raggiunti, piantando una piccola tenda sulla strada, vicino all'ingresso. Registratore, megafono e parole, per non lasciarli soli. Avevano già sacrificato oltre settanta giorni di sciopero. Mi avevano portato con loro a Milano ed a Sesto San Giovanni. Ma ora erano allo stremo, disperati e furenti. La mia voce era roca e fioca, ma le parole di Tenco, li raggiunsero.
“Vedrai. Vedrai…”
Anche con queste ebbero ancora la forza per vincere la loro battaglia. Mi portarono dentro in fabbrica come un trofeo. Quella volta è stato tanto difficile.

Ora, questa situazione universale rende un gesto leggero immediato e semplice. Vedrete che cambierà!"