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15.04.2025

Cacciatori di Briciole di Merano: intervista alla volontaria Susanna Singer

Ispirandosi alle Ronde della Carità e della Solidarietà di Paolo Coccheri di Firenze, l’Associazione Volontarius si impegna fin dalla sua fondazione nel recupero di generi alimentari e beni essenziali per supportare le persone in difficoltà economica. 

Nel 2013 è stato avviato il progetto Cacciatori di Briciole, un’iniziativa nata con l’obiettivo di contrastare lo spreco alimentare e aiutare le persone indigenti di Bolzano. Decine di volontari e volontarie, guidati dal coordinatore Christian Bacci, raccolgono ciò che rimane invenduto e destinato allo scarto da bar, pasticcerie, panifici, fruttivendoli e supermercati della città.

Nel corso degli anni, il progetto Cacciatori di Briciole si è esteso anche alle cittadine di Brunico e Merano, coinvolgendo oggi oltre 35 volontarie e volontari.

Abbiamo incontrato Susanna Singer, coordinatrice del gruppo di Merano, per scoprire di più sulle iniziative del progetto nell’area del Burgraviato e della Val Passiria.

Susanna, sei coordinatrice del gruppo meranese dei Cacciatori di Briciole da due anni ormai. Come ti sei avvicinata a questo progetto?

Sono diventata volontaria di questa iniziativa grazie a Gabriella Mammero, fondatrice e allora coordinatrice del gruppo dei Cacciatori di Briciole di Merano. Entrambe facciamo parte di un Gruppo di Acquisto Solidale e spesso mi parlava delle attività del progetto.

Nel 2022, dopo molti anni alla guida del gruppo di "cacciatori", Gabriella ha deciso di passare il testimone, e le volontarie e i volontari hanno proposto me come sua sostituta, riconoscendo la mia grande passione per il recupero e il riciclo.

Come ti sei avvicinata al tema della lotta allo spreco?

Nel 2010, dopo aver letto No Logo della giornalista Naomi Klein, mi sono interessata all'economia etica e circolare. Ho deciso di lasciare il mio lavoro nel marketing strategico per entrare a far parte della think tank Terra Institute di Bressanone, che mi ha aperto un mondo completamente nuovo. In quegl'anni ho avuto l’opportunità di conoscere alcuni dei più grandi pensatori dell’economia etica, come Vandana Shiva, Serge Latouche, Maurizio Pallante e Jeremy Rifkin.

Per molto tempo ho lavorato come consulente nell’ambito dell’economia circolare e del bene comune. Oggi mi occupo principalmente del recupero di case, mobili e materiali edili insieme a un gruppo di artigiani. Inoltre, sono molto attiva nel dare una seconda vita ad abiti e oggetti che le persone non vogliono più.

Perché la lotta allo spreco è così importante per te?

Il recupero di beni e cibo fa parte del mio DNA, per me è impensabile non farlo. Non credo che esista qualcosa di vecchio o usato: gli oggetti che non desideriamo più possono avere una seconda, bellissima opportunità nelle mani di qualcun altro.

Lo spreco è un danno enorme per l’ambiente, il pianeta e noi esseri umani. Nella natura, esuberi e sprechi non esistono: la vita è un ciclo che si rigenera all’infinito, e il nostro compito è preservarne la circolarità. Lottare contro gli sprechi significa ridurre la nostra impronta ambientale, abbattere le emissioni di CO₂ e spesso anche contenere i costi.

Lottare contro lo spreco alimentare, per il progetto Cacciatori di Briciole, significa anche supportare chi sta attraversando un momento difficile. Come sono strutturate le vostre attività?

Ad oggi a Merano siamo un gruppo di 25 persone e ci chiamiamo affettuosamente briciole. La maggior parte sono persone in pensione che hanno scelto di dedicare il proprio tempo a un’attività utile e solidale.

Ogni giorno, dal lunedì alla domenica, recuperiamo cibo invenduto da panifici, supermercati, produttori locali e mense scolastiche. La maggior parte degli alimenti viene distribuita entro sei ore per garantirne la freschezza. L’impatto di questo progetto è enorme: solo nel 2024 abbiamo recuperato e distribuito 1.440 kg di pane e 700 kg di frutta e verdura.

A chi viene destinato il cibo raccolto?

Una parte degli alimenti recuperati viene distribuita a parrocchie ed enti locali che si prendono cura delle persone che convivono con fragilità sociali e psichiatriche.

Un’altra parte la distribuiamo direttamente a persone e famiglie che si trovano in difficoltà economica. Le persone a cui ci rivolgiamo sono molto diverse tra loro: ci sono famiglie meranesi che faticano ad arrivare a fine mese, anziani della Val Passiria che vivono con la pensione minima, famiglie trasferite da altre regioni d'Italia e persone provenienti da ogni parte del mondo – da Cuba alla Colombia, dal Venezuela alla Patagonia, fino a Ucraina, Polonia, Albania, Kosovo, Serbia, India e Tibet.

Sappiamo che nel nostro territorio ci sono molti anziani che avrebbero bisogno di supporto ma si vergognano a chiederlo. Sono persone che sopravvivono con una pensione minima e che al supermercato possono permettersi solo una rosetta e mezzo litro di latte. Raggiungerle è difficile, perché spesso nascondono il loro disagio, ma stiamo cercando nuove modalità per entrare in contatto con loro. Sarebbe per noi un grande aiuto ricevere segnalazioni o richieste di supporto.

Qual è, secondo te, il punto di forza maggiore dei Cacciatori di Briciole di Merano?

Possiamo contare su una solida rete di collaboratori e sostenitori sul territorio. Il Banco Alimentare è per noi un grande supporto e, grazie alla Colletta Alimentare annuale, riusciamo a raccogliere una quantità significativa di cibo. Riceviamo donazioni da numerosi supermercati, panifici e aziende locali. Anche le scuole alberghiere e le mense scolastiche si sono attivate per ridurre gli sprechi e contribuire alle nostre attività.

Al nostro fianco abbiamo anche il Merania Soroptimist Club, che ci sostiene con donazioni economiche, permettendoci di acquistare contenitori per il trasporto degli alimenti, buste di carta per i pacchetti da consegnare, salviette igieniche e magliette di cotone che utilizziamo come divisa da lavoro.

Un’altra collaborazione di cui siamo particolarmente fieri è quella con la banca Raiffeisen di Merano: 35 dipendenti della filiale hanno aderito alla nostra missione e, ogni settimana, durante la loro pausa pranzo, ci supportano nella raccolta e nella distribuzione dei generi alimentari. Il loro impegno è un aiuto concreto che ci permette di essere ancora più presenti accanto alle persone in difficoltà.

Come si può contribuire al progetto Cacciatori di Briciole?

Ci sono diversi modi per sostenere il nostro progetto. È possibile diventare volontari e aiutarci nella raccolta e distribuzione del cibo. Se invece avete un negozio, un albergo o un bar, potete entrare a far parte della rete dei donatori. In alternativa, chi lo desidera può fare una donazione per supportare le nostre attività. Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza per noi!

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Susanna Singer
+39 348 713 2837
susanna3966@gmail.com

Per iscriversi come volontaria/o scrivere a volontariato@volontarius.it