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01.08.2019

Daud Shemsia

Un anno di servizio civile

Shemsia, di cosa ti sei occupata durante il tuo anno di servizio civile?


Ho svolto il servizio civile dal primo ottobre 2018 a fine giugno di quest’anno presso “Maso Zeiler”, un centro di seconda accoglienza per famiglie. Ho svolto attività con i bambini, per esempio gli aiutavo con i compiti, a disegnare, a fare dei lavoretti a mano e, una volta a settimana, guardavamo un film insieme. Per un periodo ho insegnato italiano alle mamme. Ho dato il mio supporto anche nell’ufficio della struttura, aiutando con le attività quotidiane, accompagnando gli utenti alle visite mediche e qualsiasi cosa in cui potevo aiutare. Gli ultimi mesi del mio anno di servizio civile li sto passando presso i centri “Einaudi” e “Lemayer”, dove mi occupo principalmente della distribuzione pasti, di trattenere i bambini e vari accompagnare gli ospiti delle strutture agli appuntamenti medici.

 

Cosa pensi della tua esperienza con la Volontarius?


Sono molto felice di avere fatto questa esperienza e penso che sia un arricchimento di vita. Quello che mi ha piaciuto di più è stato conoscere persone provenienti da ogni
parte del mondo, scambiare conoscenze culturali, raccontarsi delle storie, avere delle conoscenze che prima non avevo. I bambini che erano tanto affettuosi, è impossibile non volerli bene.

 

C’è un aneddoto della tua esperienza che ti ha particolarmente emozionato e che vorresti condividere?


La cosa che mi ha colpito di più sono tutti quei bambini che hanno fatto quei viaggi per arrivare fino in Italia. Alcuni di loro in certi momenti sono aggressivi o nervosi per cose semplici e banali. Sono molto fragili e delicati. Ma nonostante i traumi che hanno vissuto, cercano di andare avanti. Mi dispiace che il viaggio che hanno fatto e le
situazioni che hanno passato abbiano un impatto negativo nella loro vita.

 

Cosa ti porti via da questa esperienza?


Mi porto via l’amore che ho ricevuto da alcuni utenti, l’amicizia e la conoscenza di questo mestiere.
Ho imparato che nella vita non bisogna guardare solo l’aspetto superficiale e giudicare perché una persona può essere completamente diversa da quello che appare. Ho imparato che bisogna avere la mentalità più aperta. Posso dire che adesso, dopo quest’esperienza di volontariato, sono molto più aperta e accetto facilmente cose che prima mi sembravano impossibili d’accettare. Per me è importante dare amore e ricevere amore.

 

Scegli una foto rappresentativa del tuo anno di volontariato e raccontacela brevemente.


Questa foto l'ho fatta il 10 giugno alla Festa del Popoli dove ho dato una mano con gli allestimenti, la raccolta differenziata e in cassa. È stato molto interessante e divertente
vedere i balli delle altre culture, mangiare cibi di altri paesi e conoscere molta gente.

Che consigli dai a chi vorrebbe intraprendere questa esperienza? Dai un suggerimento o svela un segreto.


Siate più socievoli, sorridenti, allegri. Cercate di costruire un legame con gli ospiti delle strutture d’accoglienza e guadagnatevi la loro fiducia.