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01.04.2021

L’anonimo benefattore colpisce ancora

Un gesto di solidarietà in memoria delle persone scomparse a causa del Covid

Anche quest’anno, con l’avvicinarsi della domenica di Pasqua, i volontari di Volontarius sono stati chiamati per ritirare una donazione fuori dall’ordinario. Si tratta di un gesto di solidarietà “silenziosa” da parte di un cittadino di Bolzano che ha voluto donare un pizzico di gioia alle persone che in questo periodo si trovano in una situazione di difficoltà. 

Sono serviti tre viaggi con il furgoncino dei Cacciatori di Briciole per trasportare tutte le 444 colombe pasquali donate, che sono state distribuite ai servizi del Gruppo Volontarius rivolti alle persone vulnerabili. 

Il donatore, che desidera rimanere anonimo, aveva già compiuto questo gesto la scorsa Pasqua, una festività che ricordiamo tutti per il forte dramma che la nostra nazione stava vivendo. Quest’anno il donatore ha voluto aumentare il numero delle donazioni e ha donato una parte di queste ai volontari che nell’ultimo anno si sono impegnati a favore della nostra comunità, in particolare delle persone più fragili. 

“Con questa donazione voglio ricordare parenti e amici che ci hanno lasciato a causa del Coronavirus, in particolare voglio dedicare questo gesto a padre Italo Piffer con cui ho collaborato per decenni.”

Padre Italo Piffer, missionario comboniano, è deceduto all’età di 92 anni lo scorso gennaio per le conseguenze del Covid. Ora riposa a Cembra, suo paese natale in Trentino dove aveva espresso desiderio di essere sepolto. Ha passato quasi 60 anni della sua vita nel Nord dell’Uganda, una zona di confine molto pericolosa dove ha dovuto fare i conti con i guerriglieri e affrontare difficili emergenze sociali e politiche della realtà del Paese africano. Padre Italo si impegnava molto per la fratellanza fra tutte le religioni e chi lo ha conosciuto lo ricorda come una persona estremamente generosa che condivideva tutto ciò che aveva con le persone più povere. Nella sua canonica in Uganda era arrivato al punto di togliere le porte a dimostrazione che la sua era una casa aperta a tutti, soprattutto ai più poveri, agli ultimi, di qualsiasi credo religioso. 

“Ogni Natale mi telefonava per farmi gli auguri. Quando quest’anno la sua chiamata non è arrivata, con grande amarezza ho immaginato che qualcosa non andava. Era una persona unica, dalla profonda onestà e forza d’animo. Anche In suo ricordo ho voluto consegnare all’Associazione Volontarius 444 colombe. Molte persone che si trovano in difficoltà potranno gustarle con i loro cari e condividere un momento di gioia. Ho voluto il numero 4 poiché è il mio numero fortunato.”

La generosa donazione è stata distribuita ad alcuni servizi gestiti da Volontarius: le colombe “voleranno” a Bolzano e a Merano come, ad esempio, al Progetto Alba, che si rivolge alle vittime di tratta e sfruttamento.

Il Gruppo Volontarius ringrazia di cuore per aver pensato alle persone più vulnerabili e ai volontari che quotidianamente lavorano per la nostra comunità.