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19.10.2023

Riprende vita il murales dedicato a Johann Valentin in via fiume a Bolzano

Grazie all’opera di Simone Ferrarini del Collettivo FX, in collaborazione con Riccardo Rizzo del progetto Murarte dell'Associazione Volontarius ODV e con il prezioso supporto del Comune di Bolzano, riprende vita il murales in via Fiume a Bolzano dedicato a Johann Valentin, conosciuto come Hans Cassonetto. 

Hans era una persona senza dimora che impiegava il suo tempo in maniera singolare: passava le sue giornate rovistando tra i cassonetti dell’immondizia, salvando quel che poteva per sé, e correggendo la raccolta differenziata fatta dai cittadini. Oggi Hans viene anche ricordato come il “clochard ecologista”, una sorta di eroe contemporaneo. La notte di Natale del 2011 Hans morì tragicamente, arso vivo dal fuoco che aveva acceso per tentare di difendersi dal freddo. 

Oggi Hans si presenta alla cittadinanza in modo diverso: non più dentro un cassonetto come molti lo ricordano, bensì come un gigante sdraiato sulla città di Bolzano. L’idea, spiega Ferrarini,  

“è nata perché le persone, quando passavano davanti al murales, mi dicevano che Hans era una grande persona, e così abbiamo deciso di andare oltre l’immagine iconica, raffigurandolo come un gigante e rendendolo ancora più visibile”. 

Come Hans, nella nostra città sono più di 100 le persone che ogni notte dormono sulla strada. Il progetto “Oltre la strada” dell’Associazione Volontarius, che si occupa di ascoltare, assistere e accompagnare le persone che si trovano a vivere sulla strada in una condizione di grande fragilità, soltanto nel 2022 ha incontrato e assistito 195 persone senza dimora.  

Ferrarini ricorda che le persone senza una casa spesso non hanno nemmeno una residenza e, quest’ultima, è la chiave di accesso a diritti fondamentali come la sanità, il lavoro, il voto e in generale i servizi di welfare: “il paradosso è che esisti se esiste il tuo documento, ma se esisti e non hai un documento sei un invisibile”. Ed è proprio sul tema dell’invisibilità che Ferrarini invita a riflettere coloro che si fermeranno ad osservare il murales di Hans: 

“bisogna parlare meno e fare di più. Hans era una persona che parlava poco, però ha fatto delle scelte radicali e dato dignità e valore alla povertà”.  

Ferrarini ha raccontato ai microfoni di Radio Comini - La radio di strada il progetto “Un villaggio dietro ogni matto” che ha portato alla realizzazione del primo murales dedicato ad Hans nel 2015 e la sua particolare visione della street art come strumento di mediazione e comunicazione al servizio della comunità. Potete ascoltare la voce di Ferrarini e della redazione di Radio Comini su Spotify o sulla pagina web dedicata al progetto.

L’iniziativa del murales è stata curata dal progetto Murarte dell’Associazione Volontarius ODV in collaborazione con il Collettivo FX e con il prezioso sostegno del Comune di Bolzano - Ufficio Famiglia, Donna, Gioventù e Promozione Sociale