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24.08.2021

Ritornano i workshop di creatività e diritti umani!

Ritornano i workshop di creatività e diritti umani di TAKE ACTION,
la scuola solidale del Gruppo Volontarius!

L’urgenza di parlare di diritti umani non si ferma mai, così come la scuola solidale TAKE ACTION! Con il ritorno tra i banchi di scuola, ecco che rinnoviamo l'invito a prenotare i nostri laboratori dove sperimentare concretamente la relazione tra arte e diritti umani!

 

In cosa consiste un workshop?

Il progetto si pone come obiettivo quello di far maturare nei giovani una presa di coscienza sul tema dei diritti umani attraverso i linguaggi creativi che derivano dall’arte, nella speranza di formare dei giovani ambasciatori per i diritti umani. I workshop sono realizzati insieme a esperti di diritti umani, artisti e docenti.

Quali tematiche si affrontano?

I partecipanti potranno approfondire le tematiche intorno alla Dichiarazione Universale dei Diritti umani. I laboratori didattico-creativi offerti dal progetto vanno a toccare tutte le aree d’azione del Gruppo Volontarius: dalle vittime di tratta e sfruttamento alla migrazione, dai minori non accompagnati ai portatori di memoria della città di Bolzano, fino ad arrivare alla lotta allo spreco, le persone di strada e gli operatori che lavorano costantemente in prima linea, anche durante l’emergenza Covid.

A chi sono rivolti i workshop?

Alle scuole e a gruppi di giovani, ad esempio gruppi scout o centri giovanili.

Come si può prenotare un workshop?

Scrivici ad info@takeaction.school e lo organizzeremo insieme.

Per ulteriori informazioni:

Take Action porta avanti la sua missione di promozione e diffusione della Dichiarazione Universale dei Diritti umani anche sul web attraverso il portale www.takeaction.school e sui profili social Facebook e Instagram.

 

Take Action! Creatività e diritti umani è ideato e realizzato da dall’Associazione Volontarius e da Piano B – Social Design, in collaborazione con l’Associazione Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty e Amnesty International Italia. Il progetto è stato realizzato con il finanziamento della Provincia Autonoma di Bolzano e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.